Il recente blocco temporaneo di Facebook e Instagram dimostra che non ci si può affidare in toto al mondo digitale

Oggi, in pomeriggio, c’è stato in tutto il mondo un malfunzionamento di Facebook ed Instagram. Le due celeberrime reti sociali si sono bloccate per un certo arco di tempo, risultando inagibili. Si tratta sicuramente di una disfunzione temporanea, ma ciò dimostra quanto sia fragile il mondo delle tecnologie digitali. Per questo, è follia pensare di digitalizzare tutta la nostra vita (didattica, lavagne, menù, ricerche, pagamenti…), dacché un analogo blocco di tutto ciò dovuto a disfunzioni potrebbe mandare in malora appunto tutte queste cose che avremmo “digitalizzato”; e più utenti ci sono, più è facile che ci sia il malfunzionamento. Ma soprattutto, i magnati che controllano la finanza e la tecnologia potrebbero anche, con un semplice clic, bloccarci i conti correnti, le ricerche personali, le informazioni… Internet e le tecnologie digitali devono essere uno strumento di ausilio per le nostre vite, ma complementari al mondo reale, tangibile, non debbono sostituirsi ad esso. In una scuola media di Firenze, hanno temporaneamente rimosso il registro elettronico, tornando al cartaceo; andrebbe fatto ovunque, e definitivamente. Come andrebbero rimossi dai ristoranti i menù digitali, levati i limiti al contante, e ripristinate le informazioni dal vivo per ciò che riguarda lavoro, turismo e quant’altro. Internet e tecnologie digitali debbono restare mezzi complementari, non imporsi sulla vita reale. Analogamente, sarebbe una follia imporre l’elettrico come unico tipo di motore, dacché l’elettricità può subire anch’essa blocchi improvvisi, andare in tilt… semmai, per ridurre l’inquinamento e lo smog, sarebbe utile puntar sui motori a metano – e per farlo economicamente ci sarebbero da levar le sanzioni alla Russia – o a idrogeno o a olio di colza, ed anche fare microforeste di muschio lungo le strade.

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